venerdì 10 giugno 2016

PREVENIRE IL FOTOINVECCHIAMENTO CON LA NUTRIZIONE MOLECOLARE

Articolo scritto per Lipinutragen e pubblicato su www.lipinutragen.it
La stagione calda favorisce l’esposizione al sole con molteplici effetti positivi per il nostro organismo e sul nostro umore, ma, all’estremo opposto, una scorretta esposizione alla radiazione solare produce ricadute negative per la nostra salute. Anche in questo caso la parola chiave è moderazione e l’effetto salutistico del sole si basa sull’equilibrio tra il corretto rapporto tra intensità e tempo d’esposizione e fattori di protezione interni o esterni.
L’organo più esposto alla radiazione solare è la pelle che ha funzioni di interfaccia tra il nostro corpo e l’ambiente in cui viviamo e risente sia dei fenomeni “aggressivi” interni che di quelli esterni, che possono concorrere all’accumulo di effetti negativi che velocizzano l’invecchiamento (fotoinvecchiamento – photoageing). Segue...
Tra di essi, quelli più rilevanti nel processo di fotoinvecchiamento includono la glicazione delle proteine (ad es. elastina e collagene), l’infiammazione e lo stress ossidativo. Questo quadro risulta ulteriormente peggiorato se l’organismo ha delle carenze nutrizionali o un’alimentazione monotona e poco ricca di vitamine e antiossidanti, il che può verificarsi anche in presenza di eccessi calorici e ponderali.
Un’esposizione eccessiva ai raggi U.V. pone a rischio la salute della pelle (dall’eritema fino al tumore),degli occhi (dalla congiuntivite fino alla cataratta) e del sistema immunitario (con un effetto di immunosoppressione e riacutizzazione di forme virali quali l’herpes labiale).
Dati epidemiologici dicono che 4 su 5 casi di tumore della pelle sarebbero evitabili con una corretta esposizione ai raggi U.V. (photocarcinogenesis). Si evidenzia che i carcinomi cutanei non melanomatosi sono tra le forme tumorali a più ampia diffusione in assoluto (1).
L’esposizione moderata alle radiazioni solari produce però anche dei benefici per la salute legati alla produzione cutanea della vitamina D e dei suoi effetti protettivi sulla salute delle ossa, su alcuni tumori, sull’ipertensione e su alcune patologie autoimmuni.
In questo grafico della Organizzazione Mondiale della Sanità (2) si nota che esiste una dose ottimale al di sotto e al di sopra della quale si evidenziano effetti negativi sulla salute e rischio di sviluppare patologie anche gravi.
Poiché l’esposizione ai raggi U.V. induce stress radicalico e infiammazione cutanea che causano, tra le altre cose,  anche il fotoinvecchiamento, appare utile incrementare la protezione interna delle componenti cellulari suscettibili a danni quali in DNA, i lipidi e le proteine di membrana. Per questo motivo è importante intervenire con un’alimentazione adeguata, in particolare per quanto riguarda i micronutrienti antiossidanti particolarmente utili per la pelle, quali le vitamine E, C ed A e gli antiossidanti quali i polifenoli (4). L’attivazione di molecole pro-infiammatorie indotta dai raggi U.V, può essere modulata degli acidi grassi polinsaturi (PUFA) Omega 3 (n-3) attraverso meccanismi molecolari noti. L’azione antinfiammatoria viene esplicata a livello della produzione di prostaglandine derivate dagli acidi grassi di membrana. Sempre a vantaggio degli n-3 è noto un loro di inibizione della foto-immunosoppressione da esposizione al sole e quindi anche sulla prevenzione dei tumori della pelle (5, 6).
In pratica ciò si traduce in una dieta ricca di alimenti colorati come la frutta e la verdura di stagione e che porremo in modo prioritario nel nostro carrello della spesa. A seguire poi i cereali preferibilmente integrali (riso, orzo, farro, ecc.) e i loro derivati (pane, pasta), la frutta secca e, tra i cibi animali, i prodotti della pesca, le uova, i formaggi magri e, in misura minore, infine la carne.
Dott. Francesco Bonucci
Biologo Nutrizionista
Bibliografia
(1) Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.  http://www.airc.it/tumori/tumore-alla-pelle.asp
(2) Solar Ultraviolet Radiation. Global burden of disease from solar ultraviolet radiation. World Health Organization, Public Health and the Environment. Geneva 2006
(3) Hoffmann G, et al. Apparent contradiction between negative effects of UV radiation and positive effects of sun exposure. GMS German Medical Science 2005, Vol. 3, ISSN 1612-3174
(4) Fernandez-Garcıa E. Skin protection against UV light by dietary antioxidants. Food Funct., 2014, 5, 1994
(5) Pilkington S M, et al. Randomized controlled trial of oral omega-3 PUFA in solar-simulated radiation-induced suppression of human cutaneous immune responses. Am J Clin Nutr 2013;97:646–52
(6) Black H S, et al. Potential Benefits of Omega3 Fatty Acids in NonMelanoma Skin Cancer. J Clin Med. 2016 Feb; 5(2): 23

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